Giancarlo Passarella incontra Antognoni

* Posso chiederti cosa hai cantato ultimamente facendoti la barba o la doccia?
Non e'che canto molto: sono una persona ottimista e sono quasi sempre allegro. Anche quando ci sono dei risultati negativi per la Fiorentina: non si puo' vivere solo ed esclusivamente legati ai risultati del calcio.L'importante e'come uno si comporta: se uno si comporta bene, alla fine e'sempre ripagato.  Quindi puo' andare tranquillamente la mattinata in bagno e cantare!

* Quindi sei uno che vede il bicchiere sempre mezzo pieno....
Si: sono positivo di natura, sono ottimista e quindi...

* Ma e'notorio che quando gli ottimisti si arrabbiano, c'e' da aver paura a stargli attorno...
Difficilmente mi arrabbio.

*... ma quando ti arrabbi (magari ogni due o tre anni)...?
Mi posso arrabbiare per difendere le cose che ritengo giuste. E' chiaro pero' che la verita' ognuno poi la vede sempre a modo suo: pero' caratterialmente sono sempre abbastanza tranquillo.
No, non e' che mi arrabbio molto!


* Pero' avrai alzato qualche volta la voce con i tuoi figli, magari per educarli. Ed in quei momenti, c'e' da avere paura di Antognoni arrabbiato?
Mah, non so.

* Dobbiamo chederlo a tuo figlio Alessandro?
Si', bisogna chiederlo ai figlioli, anche se il rapporto con loro ce l'ha esclusivamente mia moglie, forse perche' e' piu' presente. Quindi alla fine e' lei che si arrabbia con loro: io mi arrabio molto meno.

* Ad esempio tua moglie non ha mai detto la classica frase:"Dico tutto a babbo quando ritorna a casa!"?
Qualche volta sė!

* E ti avra' anche detto:"Quando li riprendi, alza la voce con loro!"...
Si', questo si'! I figlioli mi rispettano di piu', forse perche' sono meno presente; invece mia moglie a volte la mettono un po' sotto.
In fondo non sono cerbero nei loro confronti. Capisco anche i loro problemi che possono avere, discorso valido soprattutto per il maschio che ha una eta' un po' particolare. 17 anni e' una eta' un po' difficile: una volta superato questo momento, mi auguro che tutto si sistemi.
Pero' non voglio dire che devo fare degli appunti ad Alessandro, anzi...!


* Come descriveresti la tua giornata tipo? E' cambiata molto, visto che una volta uscivi con la sacca ed invece ora...
...
invece ora con la valigetta! La giornata tipo e' abbastanza monotona, nel senso che la mattina vengo qui in sede e si guarda un po' quello che succede. Ed i problemi che una societa' di calcio (soprattutto oggi) deve affrontare sono giornalieri.

* Ogni giorno cambiano?
Si, cambiano ogni giorno! Non e' che uno possa fare un programma ben preciso: e' difficile gestire una societa' al giorno d'oggi, una societa'del livello della Fiorentina! Pero' io rivesto un ruolo determinante, un ruolo che ti stimola a fare sempre meglio.
Quindi devo dire che sono contento di quello che faccio... che CERCO di fare! Pero' le difficolta' ci sono sempre, ogni giorno. Una volta venuto in sede, si incontrano i collaboratori, con cui uno parla e discute, cosi' da risolvere i problemi piu' impellenti. Subito dopo si va a controllare la prima squadra ed anche li (ogni giorno) c'e' qualche "problemino" da risolvere.
Questa e' la giornata: poi si ritorna in sede e si fa il bilancio di tutto. Come vedi e' difficile fare dei progetti: si programma giornalmente, piu' che a lunga gittata!


* A proposito di noia,come la vincevi durante i ritiri? Noi abbiamo sempre letto di questi tristi ritiri: allenamento, pranzo, biliardo, televisione, riposo e cosi' di seguito. Tu che cosa facevi?
Si faceva poco! Oggi devo dire che il giocatore e' piu' penalizzato, perche' deve essere molto piu' presente ed e' piu' responsabilizzato, mentre ieri c'era molto piu' tempo libero e quindi uno si annoiava piu' di oggi. Gli impegni sono maggiori per i giocatori di oggi!
A volte uno legge di giocatori strapagati e non si pensa all' impegno. E' ovvio che si tratta di livelli diversi: sicuramente guadagnano molto, ma devo dire che lavorano anche di piu'!
Percio' le due situazioni si compensano un po', anche se il guadagno attuale e' maggiore.


* Permettimi una battuta: abbiamo scoperto che sei un giocatore con la
camicia in tutti i sensi... addirittura lavoravi in una fabbrica di camice......

Ho iniziato cosi'! Il presidente della mia prima squadra aveva una fabbrica di camicie e il pomeriggio si andava a guadagnare qualche soldo...

* Sei un giocatore nato con la camicia, vissuto con la camicia....
...
si', sono fortunato! Madre Natura mi ha dato questo dono e gli sono grato. Pero' dopo (quando si arriva a certi livelli) le responsabilita' aumentano, quindi devi cercare di gestirti nel modo migliore, cercando di sbagliare il meno possibile, pero' nel calcio... dove non c'e' matematica, e' piu' facile sbagliare!

* Senti, come giudichi quei giocatori che si sono lanciati in attivita' completamente diverse, non seguendo la logica evoluzione ovvero sia prima calciatore e poi allenatore o un altro ruolo, ma sempre in questo mondo?
E quelli che si sono lanciati nella speculazione? Penso al caso Baggio ed ai miliardi che ha perso....

Il consiglio che uno puo' dare (con l'esperienza vissuta) e' semplice: a
volte lo dico ai giocatori della Fiorentina di non andare a cercare i facili guadagni o altre cose, perche' sicuramente il calcio ti da molto, ma e' altrettanto facile poter perdere anche molto di quello che si e' guadagnato...


* ...ma Baggio ha perso dei miliardi!
....
non bisogna lasciarsi tentare da queste "sirene" che poi alla fine sono
solo cose negative!
Quando fai il calciatore devi SOLO pensare a fare la professione e basta! Poi (se durante questa attivita') riesci a prepararti qualcosa per il futuro, va bene, ma mai cercando di inserirti in altri campi, che sicuramente poi si rivelano negativi.
Di esperienze ce ne sono adesso, ce ne sono state prima e situazioni tristi sono capitate in passato anche ad altri giocatori. Quindi e' meglio pensare solo a giocare!

* Voi venite proiettati in un modo (che e' definito dorato) nel momento piu' pericoloso della crescita, tra i 14 ed i 17 anni. Penso ad esempio al tuo caso, a quando sei stato portato ad Asti, lontano da casa ed avevi solo 15 anni. Tu ora hai un figlio proprio di questa eta', percio' sei in grado di rivolgerti direttamente a loro: che cosa gli consiglieresti? Come ti rivolgeresti ad ognuno di loro, ad ognuno che potrebbe essere tuo figlio?
Cosa fare e cosa non fare? A proposito di miti e di facili tentazioni, questa e' proprio l'eta' pericolosa...

Beh, innanzi tutto gli suggerirei di studiare, perche' e' davvero la cosa principale! E di non farsi trascinare (come hai detto giustamente) dai facili guadagni: curare percio' soprattutto queste cose e non lasciarsi condizionare da quello che succede all' esterno.
Uno deve sempre seguire quello che ti dicono i genitori, anche se in questo mondo e' difficile non lasciarsi tentare.


* Altri giocatori (come Mauro, Altobelli, Rivera) si sono addirittura buttati in politica: io non ho MAI trovato un articolo da cui trapelasse una tua passione politica. Mi immagino che comunque tu abbia delle idee...
A parte le idee di base, proposte di partiti ce ne sono state, pero' non ho mai voluto mischiare queste cose, soprattutto per una forma di rispetto nei confronti della gente comune, quella che ti ha sempre sostenuto!
Non dico che non bisogna mai esporsi per motivi politici, pero' bisogna sempre aver rispetto delle persone che ti hanno sempre voluto bene. Io penso che uno debba rimanere nel campo dove ha sempre operato: io ho avuto la fortuna di poterci rimanere (con esiti a volte positivi, a volte negativi), quindi andare da altre parti... sinceramente non so cosa mi avrebbe portato! Non mi sono mai posto questo problema, anche se avevo iniziato un' altra attivita' (il negozio di articoli sportivi), pero' era sempre abbinato al mondo dello sport.


* Ritorniamo al discorso iniziale, quello musicale: io so che tu hai una passione a livello giovanile... RENATO ZERO!
Si e mi piacevano anche tutti i cantanti italiani degli anni'70.
Renato l'ho conosciuto: e' una persona giusta, anche se puo' sembrare strana, ma poi dice le cose a cui tiene.
Adesso conosco un po' tutti i cantanti, soprattutto quelli toscani, tipo Masini, Vallesi, Canino. Tra l'altro ultimamente ho fatto anche l'allenatore contro la Nazionale Cantanti, quindi ho conosciuto altri cantanti importanti, come Ramazzotti, Barbarossa e Morandi, che pero' gia' avevo incontrato.


* E gli stranieri?
Un po' meno: il mio complesso preferito erano i Bee Gees...

* Ritorniamo alla "Febbre del Sabato Sera"
...
si, sono tutti artisti della fine degli anni'70, della mia generazione!

* Quindi non c'e' un gruppo moderno che ti garba?
No, direi proprio di no!

* E per quanto riguarda il discorso cinematografico? Firenze sta proponendo questa ondata di nuovi comici e registi.
Oltre al calcio, a volte DEVO partecipare a cene ed incontri, dovuti al fatto che il nostro Presidente ha questa come attivita' principale. A volte sono a cena con personaggi come Leonardo Pieraccioni: lui era nella squadra di calcio degli Artisti di Prato e quindi l' ho avuto come giocatore, essendo io l'allenatore di quella squadra!

* Ti devo pubblicamente rimproverare, perche' 3 anni fa mi hai pestato un piede...
...
durante una partita?

* No, hai fatto alzare mia moglie e mi hai pestato un piede: eravamo a
teatro e guardavamo Antonio Albanese....

Anche questo rientra nei programmi di Vittorio Cecchi Gori: quindi andai a vedere Albanese (che tra l'altro mi e' piaciuto tantissimo!) e con me c' era anche la Signora Rita, la moglie del Presidente.

* Ma Albanese e' un artista che ti piace?
Beh, mi piaceva quando faceva MAI DIRE GOAL, poi l'ho visto nel suo spettacolo qui a Firenze.

* Ti sei mai chiesto (magari in quei momenti noiosi durante i ritiri oppure    nel periodo di convalescenza dopo un incidente) se non avessi giocato cosa avresti fatto? Ed i tuoi genitori cosa ti volevano? Ragioniere? Dottore?
L' infanzia purtroppo non e' che mi abbia dato molte alternative.
Sinceramente non ho mai pensato cosa avessi potuto fare se non il calciatore.

* Ma sempre per il discorso di prima sull' eta' critica dei 14/15 anni?
...
gia', ero nell' eta' scolare e non ho mai pensato ad alternative, perche' poi fortunatamente il calcio mi ha fatto avere tutto quello che una persona puo' desiderare.
Quindi non ho pensato seriamente ad altre alternative.


* Diamo un giudizio finale: la tua vita e' senza dubbio positiva, nonostante i momenti poco felici e negativi?
ULTRA POSITIVA! Il problema del calciatore e' quando smette di giocare, non
quando uno gioca, perche' quando si gioca uno e' sempre al centro dell' attenzione. Purtroppo quando smetti, i problemi cominciano a nascere.


* Ma e' anche un trauma psicologico, tipo andare in pensione?
Certo! Ed andare in pensione a 33/34 anni non e' il massimo della vita. Oggi che posso dire? Solo cose positive della mia vita: mi auguro solo che il tutto prosegua.